Qui migliorerai il tuo modo di narrare.
Gli elementi linguistici che troverai sono:
Qui migliorerai il tuo modo di narrare.
Gli elementi linguistici che troverai sono:
Nel livello Principianti e nel livello Intermedio abbiamo spiegato che la lingua italiana ha tre forme principali di passato:
Il " passato prossimo " (passato recente) si usa per esprimere un'azione iniziata e completata nel passato: "ieri sono andato a scuola."
Possiamo visualizzarlo così:
L' " imperfetto " (passato descrittivo) si usa per esprimere un'azione frequentemente o abitualmente ripetuta nel passato: "da bambino, andavo sempre alla spiaggia" o per "descrivere" una situazione al passato: "mentre vivevo a Roma, andavo sempre a mangiare il gelato al Colosseo" o "quando vivevo a Roma andavo sempre a mangiare il gelato al Colosseo."
Possiamo visualizzarlo così:
Il " passato remoto " (passato lontano) si usa per esprimere un'azione accaduta in un passato lontano, che non ha più relazioni con il presente: "da bambino, una volta andai a Parigi."
Possiamo visualizzarlo così:
Ci sono molti modi per raccontare o narrare un fatto accaduto nel passato. Molto spesso la scelta di "come narrare" dipende dallo stile di chi racconta o dall'enfasi che vuole dare a certi aspetti del racconto.
Ad esempio, nella lingua parlata gli italiani generalmente preferiscono usare il passato prossimo invece che il passato remoto. Preferiscono dire: "da bambino, una volta sono andato a Parigi..." invece che "da bambino, una volta andai a Parigi..."
L'uso del passato remoto dipende da quanta enfasi si vuole dare alla lontananza o alla "storicità" dell'azione.
In alcune regioni d'Italia però (soprattutto nel sud) il passato remoto è usato più comunemente o, a volte, addirittura preferito al passato prossimo.
Importante:
Per consistenza, se si inizia a raccontare usando il passato remoto bisogna continuare con il passato remoto:
Se si inizia a raccontare usando il passato prossimo bisogna continuare con il passato prossimo:
L'imperfetto può accompagnare il passato remoto o il passato prossimo:
Il passato remoto si usa per "raccontare o narrare" una situazione accaduta in un passato lontano ("L'anno scorso lui incontrò il suo amico e andarono al bar insieme..."), o per riportare un fatto storico ("Garibaldi organizzò un esercito"). È usato principalmente nella lingua scritta, in romanzi, articoli, favole...
In queste due frasi:
il verbo "fece" e il verbo "andò" sono un passato remoto dei verbi "fare" e "andare".
Per formare il passato remoto dei verbi bisogna sostituire la desinenza finale "are", "ere", "ire" dell'infinito, con le desinenze del passato remoto. Ad esempio, il verbo "andare" diventa: and- ai , and- asti , and- ò , and- ammo , and- aste , and- arono .
Tuttavia, molti verbi hanno il passato remoto irregolare; ad esempio, il verbo "fare" diventa: io feci, tu facesti, lui fece... il verbo "nascere" diventa: io nacqui, tu nascesti, lui/lei nacque...
Leonardo nacque ad Anchiano, vicino a Vinci, nel 1452.
Il "trapassato remoto" esprime un'azione accaduta prima di un'azione espressa da un passato remoto.
Il "trapassato remoto" si forma con il passato remoto di "essere" o "avere", più il participio passato di un verbo.
Il "trapassato remoto" è un altro elemento necessario quando volete raccontare o riportare un fatto accaduto in un passato lontano.
Molto bene! Ti ha spaventato la grammatica? Rilassati! Vogliamo solo darti gli elementi per capire i meccanismi della lingua.
Ricorda però che la pratica è l'unico segreto per imparare. Vai avanti dunque e fai gli esercizi!