Qui continuerai a raffinare la tua conoscenza della lingua italiana e imparerai a dare l'enfasi desiderata a una frase.
Gli elementi linguistici che troverai sono:
Qui continuerai a raffinare la tua conoscenza della lingua italiana e imparerai a dare l'enfasi desiderata a una frase.
Gli elementi linguistici che troverai sono:
Osserva queste frasi:
Alcuni verbi (i verbi transitivi) possono essere usati sia in forma attiva che in forma passiva.
Frase di forma attiva :
| La mamma | sgrida | il bambino |
| soggetto | verbo | complemento oggetto |
Frase di forma passiva :
| Il bambino | è sgridato | dalla mamma |
| soggetto | verbo essere + participio passato | agente |
Come avrai notato la forma passiva si costruisce con il verbo "essere" più il participio passato (che concorda con il soggetto).
Le frasi di forma attiva e le frasi di forma passiva hanno praticamente lo stesso significato. Tuttavia, l'enfasi della frase e l'emotività del lettore possono cambiare a seconda che la frase sia attiva o passiva.
Ad esempio, nella frase attiva: "la mamma sgrida il bambino" l'enfasi è posta sulla "mamma" (e emotivamente sulle ragioni che la portano a sgridare il bambino). Nella frase passiva: "il bambino è sgridato dalla mamma" l'enfasi è posta sul "bambino" (e emotivamente sul dolore o disappunto di essere sgridato).
Attenzione :
1. A volte il verbo "venire" può sostituire il verbo "essere" nella costruzione passiva: "il bambino viene sgridato dalla mamma".
2. I verbi intransitivi (ad esempio, molti verbi di movimento come "andare, tornare, venire..." o verbi la cui azione rimane sul soggetto come "arrossire, ballare, camminare...") e i verbi riflessivi (come "specchiarsi, pettinarsi, etc."), non hanno la forma passiva .
3. Alcuni verbi possono avere un significato leggermente diverso quando sono usati nella forma attiva o passiva, o nella forma transitiva o intransitiva. Ad esempio "cominciare", nella forma transitiva ha un senso più dinamico, vuol dire "iniziare qualcosa, un'attività, un'opera, un lavoro, un discorso": il bambino ha cominciato a camminare. Nella forma intransitiva vuol dire "avere principio": lo spettacolo è cominciato.
Il verbo "fregare", usato in maniera colloquiale nella forma attiva vuol dire "imbrogliare, rubare": un ladro ha fregato la borsa alla ragazza. Mentre nella forma passiva vuol dire "essere imbrogliati, essere in una situazione difficile, essere rovinati": è finita la benzina, siamo fregati, la macchina non parte.
Nota le seguenti espressioni:
La prima espressione, ("uelà"), è una forma di saluto, di tipo regionale/dialettale, usata nel nord Italia, principalmente nella zona di Milano.
La seconda espressione, ("ma va' "), è una forma idiomatica usata, in situazioni di familiarità e con più o meno enfasi, nell'italiano comune. Vuol dire: "ma vai via..., non dire sciocchezze..."
Nello stesso modo, alcune espressioni gergali sono usate nell'italiano SOLO in situazioni determinate [ad esempio, le espressioni "fregare" (= imbrogliare), "fregarsene" (= lasciar perdere - non dare importanza), "siamo fregati" (= abbiamo un problema), sono usate solo in situazioni molto informali e colloquiali. Non sono considerate educate].
La terza espressione, ("datti una mossa"), è una forma idiomatica di italiano regionale usata principalmente nella zona di Roma. La forma dialettale è: "datte 'na mossa". Vuol dire: "svegliati, agisci, fai qualcosa."
Molto spesso, alcune espressioni tipiche di un dialetto si "italianizzano" e si trasformano in espressioni di "italiano regionale", usate cioé solo nella zona in cui si parla quel dialetto.
Per "italiano comune" si intende l'italiano parlato in tutta Italia.
Osserva ora la stessa frase scritta in dialetto, italiano regionale e italiano comune:
| ta da ni sensa men | dialetto di Pesaro (città nella regione delle Marche) |
| devi venire senza meno | italiano regionale (della regione delle Marche) |
| devi venire subito | italiano comune |
L'espressione "senza meno", per dire "subito", è usata nella regione di Pesaro e NON nel resto d'Italia.
| ven otra | dialetto di Pesaro |
| vieni oltre | italiano regionale (della regione delle Marche) |
| vieni qui | italiano comune |
L'espressione "oltre", per dire "qui", è usata nella regione di Pesaro e NON nel resto d'Italia.
Gli esempi potrebbero continuare perché in Italia, ogni città ha delle espressioni dialettali e regionali tipiche.
A volte, l'uso di espressioni e accenti dialettali/regionali serve ad aumentare l'enfasi in una frase, rendendo la conversazione più colorita e simpatica. Molti attori italiani usano accenti e espressioni dialetti/regionali per coinvolgere il pubblico (pensate a Benigni con il suo accento toscano o a Totò, con l'accento napoletano).
Ascolta l'audio delle seguenti frasi con accenti diversi:
(risata) Ma è ovvio! L'amicizia è ridere insieme. Arrivederci!
L'amicizia, per me, deve essere una scoperta continua, per cercare di conoscersi sempre meglio!
Arrivederci Pinocchio, continua a studiare, mi raccomando!!!
Eh, l'amicizia è rispettare i sentimenti di un amico e tenere i suoi segreti. No?!
Ma, per me l'amicizia è essere sempre schietti e sinceri! Ciao Pinocchio, continua a essere un turista rispettoso! Ti voglio bene!
Ciao. Come stai?
Ciao, come stai?
Ue', come stai?
Mo ve', ma come stai?
Come stai?
Ciao, ciao bambina, un bacio ancora...
Il famosissimo Domenico Modugno
Molto bene! Ti ha spaventato la grammatica? Rilassati! Vogliamo solo darti gli elementi per capire i meccanismi della lingua.
Ricorda però che la pratica è l'unico segreto per imparare. Vai avanti dunque e fai gli esercizi!