Di seguito trovi alcuni audio tratti dal Bocconcino Culturale di questa lezione.
Ascolta l'audio mentre leggi il testo in italiano (ascoltalo molte volte). Inserisci le parole mancanti nello spazio apposito.
Fortunato Depero (1892 - 1960), pittore, scultore, tipografo, designer, coreografo, pubblicitario e poeta, del movimento futurista. Il movimento futurista nel 1909, quando il poeta Marinetti pubblicò un manifesto in cui elogiava "la bellezza della velocità". Il manifesto dichiarava inoltre che i futuristi avrebbero distrutto i musei, le biblioteche e le accademie di ogni specie per combattere il moralismo, il femminismo e la codardia. Per i futuristi, Venezia era l'emblema della città-museo la distruzione.
Il futurismo fu il primo movimento artistico a legarsi alla pubblicità e adoperò la "tecnica del manifesto" per comunicare con il pubblico e promuovere la sua filosofia.
Un proverbio dice: "paese che vai, usanze che trovi". In Italia potremmo anche dire: "paese che vai, dialetto che trovi"!
Ma quali sono le di definire una parlata come "dialetto" piuttosto che "lingua"?
Molti dialetti posseggono, come la lingua, una grammatica e una tradizione nobile di cultura scritta (pensiamo, ad esempio, a Goldoni che scriveva in veneziano o a Eduardo che scriveva in napoletano).
La principale differenza fra la lingua e i dialetti è data dalla maggiore diffusione territoriale della lingua; i dialetti più piccole.
Nell'antichità, a causa dello sviluppo politico e militare di Roma, la lingua latina si estese a molti territori della penisola italiana; con il tempo, alle lingue e alle parlate di diverse zone, si trasformò originando dialetti diversi. Nello schema seguente osserviamo la trasformazione di alcune parole dal latino al dialetto.
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