Bocconcino Grammaticale

Qui continuerai il ripasso con approfondimento di alcuni aspetti.

 

Gli elementi linguistici che troverai sono:

NOTA BENE: alcuni argomenti che appartengono al ripasso delle strutture intermedie sono presentati sia in italiano che in inglese.

 

Ripasso generale (esercizio 5, esercizio 7)

Qualche volta fare un ripasso generale è una buona idea.

 

Ogni tanto, quando leggi un libro o guardi un film in italiano, se trovi una struttura che non capisci, trova il tempo per esplorarla e per ripassare le strutture linguistiche coinvolte.

Utilizza le nostre lezioni ed esercizi per il ripasso.

 

Non esitare ad approfondire strutture intermedie e avanzate, ma torna anche a rivedere strutture elementari più semplici (ad esempio, gli articoli e le concordanze). Quando hai un dubbio linguistico, non esitare a controllare la grammatica o a contattare il tuo insegnante.

Una "mente da principianti" rimane fresca, flessibile e giovane!

 

In queste lezioni di revisione e approfondimento avrai modo di percorrere una panoramica delle strutture linguistiche intermedie e avanzate.

 

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Pronomi: esso, essa, egli, ella, ciò (esercizio 3, esercizio 4)

Le parole "lui" e "lei" sono definite "pronomi personali".

 

Nel corso intermedio iniziamo a raffinare la lingua italiana e ad approfondire il suo uso. Nota le strofe seguenti:

 

"Tanto gentile e tanto onesta pare

la donna mia quand'ella altrui saluta..."

 

Questi sono i versi iniziali di una famosa poesia di Dante (Vita nova).

Nota che Dante usa la parola "ella" invece che "lei".

Naturalmente Dante ha ragione!

The words "lui" (he/him) and "lei" (she/her) are "personal pronouns".

 

During the intermediate course we begin to refine the Italian language and to go deeper into its use. Note the following verses:

 

"Tanto gentile e tanto onesta pare

la donna mia quand'ella altrui saluta..."

(So gentle and so honest does my lady appear

when she greets others...)

 

These are the opening lines of a famous poem by Dante (Vita nova).

Note that Dante uses the word "ella" instead of "lei".

Of course Dante is right!

Nella grammatica italiana corretta infatti i pronomi personali soggetto sono: "egli, ella" (per le persone), "esso, essa" (per animali o cose) "essi, esse" (per animali, cose o persone). Formalmente, "lui" e "lei" sono solo pronomi complemento oggetto.

 

Queste frasi sono corrette: Egli va al cinema.
Il mio gatto è simpatico, esso gioca sempre.

Stasera chiamo lui.

 

Però nell'evoluzione della lingua, l'uso corretto dei pronomi soggetto si è perso. Si ritrova principalmente nell'italiano scritto e formale.

"Lui" e "lei" hanno preso il sopravvento.

 

Queste frasi sono formalmente scorrette ma sono utilizzate comunemente: Lui va al cinema.
Il mio gatto è simpatico, lui gioca sempre.

In fact, the correct Italian grammar says that the subject pronouns are: "egli, ella" (he, she - for people), "esso, essa" (it - for animals or things) "essi, esse" (they - for animals, objects or people). Formally, "lui" and "lei" are only object pronouns.

 

These sentences are correct: Egli va al cinema. (He goes to the movies.)
Il mio gatto è simpatico, esso gioca sempre. (My cat is nice, it always plays.)

Stasera chiamo lui. (This evening I call him).

 

But in the evolution of the language, the correct use of subject pronouns got lost. We find it mainly in written and formal Italian.

"Lui" and "lei" have taken over.

 

These sentences are formally incorrect but they are commonly used: Lui va al cinema. (He goes to the movies.)
Il mio gatto è simpatico, lui gioca sempre. (My cat is nice, it always plays.)

"Ciò", insieme a "questo", è molto usato per riferirsi al periodo precedente e a concetti astratti.

 

Esempio: Dicono che in politica vince la furbizia. Ciò è male: deve vincere l'onestà.

Dicono che in politica vince la furbizia. Questo è male: deve vincere l'onestà.

"Ciò" (this) along with "questo" (this), is used to refer to the preceding sentence or to an abstract concept.

 

Esempio: Dicono che in politica vince la furbizia. Ciò è male: deve vincere l'onestà.

Dicono che in politica vince la furbizia. Questo è male: deve vincere l'onestà.

(They say that in politics, cunning wins. This is bad: honesty must win.)

E' importante che tu abbia conoscenza dei pronomi summenzionati perché è possibile trovarli in alcune situazioni e testi. It is important that you have a knowledge of the above pronouns because you can find them in some situations and text.

 

"Clicca" su Pinocchio in bicicletta:

Grammatica

per ripassare l'uso dei pronomi personali.

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Comparativi - uso di "più", "più di" e "di più (esercizio 6)

Molti studenti fanno ancora confusione con l'uso di "più", "più di" o "di più".

 

Ecco di seguito alcune regole generali che possono aiutare.

Many students are still confused with the use of "più", "più di" or "di più".

 

Here are some general rules that can help.

"Più" è usato da solo:

 

1. in frasi negative:

Non ti parlo più.

Non ne posso più.

Non pensarci più.

 

2. davanti a verbi, aggettivi o avverbi:

Parla più lentamente.

Preferisco la carne più cotta.

Più studiamo, più impariamo.

 

3. in matematica:

Tre più tre = sei.

 

4. in frasi idiomatiche:

Né più né meno.

Chi più, chi meno.

Chi più ne ha, più ne metta.

"Più" is used alone:

 

1. in negative sentences:

Non ti parlo più. (I'm not going to talk to you anymore)

Non ne posso più. (I can't take it anymore)

Non pensarci più. (Forget about it.)

 

2. before verbs, adjectives and adverbs:

Parla più lentamente. (Speak more slowly.)

Preferisco la carne più cotta. (I prefer the meat more cooked.)

Più studiamo, più impariamo. (The more we study, the more we learn.)

 

3. in mathematics:

Tre più tre = sei. (Three plus three = six.)

 

4. in idioms:

Né più né meno. (Neither more nor less.)

Chi più, chi meno. (Someone has more, someone less.)

Chi più ne ha, più ne metta. (So on, and so forth.)

"Più di" è usato:

 

1. in comparazioni tra nomi o pronomi:
Pino è più simpatico di Roberto
Roberto è più simpatico di me

 

2. con numerali e pronomi:
Ci sono più di 10 studenti
Loro lavorano meno di voi

"Più di" is used:

 

1. in comparisons between nouns or pronouns:
Pino è più simpatico di Roberto (Pino is nicer than Roberto)
Roberto è più simpatico di me (Roberto is nicer than me)

 

2. with numerals and pronouns:
Ci sono più di 10 studenti (there are more than 10 students)
Loro lavorano più di voi (they work less then you)

"Di più" è usato quando ha valore predicativo (cioè relativo al verbo):

 

Devi praticare di più l'italiano.

Bisogna impegnarsi di più.

"Di più" is used when it has a predicative value (i.e. it is related to the verb):

 

Devi praticare di più l'italiano. (You have to practice more Italian.)

Bisogna impegnarsi di più. (We must do a greater effort.)

 

"Clicca" su Pinocchio in bicicletta:

Grammatica

per ripassare l'uso dei comparativi italiani.

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Collocazioni ed espressioni idiomatiche (esercizio 2, esercizio 8)

La collocazione (dal latino "collocare" che vuol dire "mettere insieme") è il legame fra due o più parole.

 

Questo legame non riguarda la logica o la correttezza grammaticale ma solamente l'uso comune della lingua.

Per qualche motivo, nella lingua comune si preferisce mettere insieme alcune parole e non altre.

 

Ad esempio possiamo dire "uso un abbigliamento comodo" ma non diciamo "adopero un abbigliamento comodo" anche se il significato di "usare" e "adoperare" è praticamente lo stesso.

The collocation (from the Latin "collocare" which means "mettere insieme = to put together") is the link between two or more words.

 

This link is not about logic or grammatical correctness but only about the common use of the language. For some reason, in the common language people put together some words and not others.

 

For example we can say "uso un abbigliamento comodo = I use comfortable clothes" but we do not say "adopero un abbigliamento comodo = I use to wear comfortable clothes" although the meaning of "usare" and "adoperare" is practically the same.

 

Esempio:

 

  • Una breve pace. (Non diciamo "una corta pace")
  • Un caffè forte. (Non diciamo "un caffè vigoroso")
  • Sto passando un periodo nero. Sto passando un periodo buio. (Non diciamo "un periodo oscuro")
  • Sono di umore nero. (Non diciamo "di umore buio")
  • Scolare la pasta. (Non diciamo "prosciugare la pasta")
  • Svolgere un incarico. Portare avanti un incarico. (Non diciamo "srotolare un incarico")
  • Una visita lampo. Una visita veloce. (Non diciamo "una visita fulmine")
  • La situazione precipita. (Non diciamo "la situazione cade")
  • Un errore clamoroso. (Non diciamo "un errore chiassoso")
  • Un clima mite. (Non diciamo "un clima calmo")
  • Una bella nuotata. (Non diciamo "una carina nuotata")

 

Le espressioni idiomatiche sono frasi caratteristiche per la loro espressività, ma difficili da tradurre letteralmente o razionalmente; sono "modi di dire" che la gente usa.

The idiomatic expressions or idioms are sentences characteristic for their expressiveness, but difficult to translate literally or rationally. They are "ways of saying" that people use.

 

Esempio:

 

  • Essere alla frutta (= non avere più risorse)
  • Avere la coda di paglia (= sentirsi in colpa)
  • Avere una gatta da pelare (= avere un problema grosso)
  • Dirne di tutti i colori (= arrabbiarsi e dire tutto quello che si può e si deve dire su qualcosa)
  • Essere in gamba (= essere bravi, svegli, intelligenti, capaci)
  • Essere un pezzo di pane (= essere una persona molto buona e mite)
  • Fare un buco nell'acqua (= avere un insuccesso)
  • Guadagnarsi il pane (= guadagnare quotidianamente con il proprio lavoro)
  • Mangiare in bianco (= fare una dieta senza sughi e cibi pesanti, mangiare cose bollite, tipo riso e pesce, con magari solo un filo d'olio sopra)
  • Mangiare la foglia (= intuire una situazione o il significato di un discorso)
  • Mettere nero su bianco (= essere molto chiari)
  • Trovare il pane per i propri denti (= dover affrontare una situazione di sfida)
  • Vedere tutto nero (= essere pessimisti)
  • Vedere tutto rosa (= essere ingenuamente ottimisti)

 

Rispetto alle collocazioni, le espressioni idiomatiche hanno una struttura linguistica rigida, non si possono cambiare (si può dire "sto attraversando un periodo buio", "sto attraversando un periodo nero", "sto attraversando un periodo difficile", ma non posso cambiare "ho mangiato la foglia").

 

A volte la differenza fra una collocazione ed un'espressione idiomatica è praticamente inesistente e per la pratica della lingua non importa questa differenza.

La cosa importante è imparare a riconoscere, intuire e usare modi di dire comuni.

In tal modo si può fare un "salto" di livello linguistico.

Compared to collocations, idioms have a rigid linguistic structure, you cannot change them (you can say "sto attraversando un periodo buio", "sto attraversando un periodo nero", "sto attraversando un periodo difficile" but you cannot change "ho mangiato la foglia").

 

Sometimes the difference between a collocation and an idiomatic expression is virtually nonexistent and for the practice of the language this difference is not important.

The important thing is learning to recognize, understand and use common idioms.

In this way you can "jump" to a higher language level.

 

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Molto bene! Ti ha spaventato la grammatica? Rilassati! Vogliamo solo darti gli elementi per capire i meccanismi della lingua.

Ricorda però che la pratica è l'unico segreto per imparare. Vai avanti dunque e fai gli esercizi!

 

 

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