HOME > Guest Area > Lezione a_14 - Risposte Bocconcino Culturale
RISPOSTE Bocconcino Culturale

RisposteQui trovi le soluzioni del "Bocconcino Culturale".
Ascolta l'audio mentre leggi il testo.

La solitudine oggi viene spesso vissuta come una vera e propria malattia. Essere soli per alcuni corrisponde a una tragedia. Significa sentirsi inutili, senza aria, senza vitalità, senza scopo. Anche se esistono fasce d'età o situazioni in cui la solitudine si fa più pesante da sopportare, questo male inquietante della nostra modernità colpisce senza esclusione adolescenti, uomini e donne maturi oppure anziani. Non è un malessere superficiale ma un epidemia che riguarda milioni di individui. E' vero, si è detto che l'uomo è un animale sociale e che dunque, il suo bisogno di compagnia e di scambio è atavico e legittimo. Ma l'essere umano dovrebbe poter stare bene anche in compagnia di se stesso, senza vivere la solitudine obbligatoriamente come qualcosa di penalizzante o paralizzante.

 

Attualmente a quanto pare, in molti non ne sono più capaci e non sono rari quei paradossi che vedono persone arroccate nei loro egoismi e al tempo stesso estremamente desiderose di aver qualcuno intorno, quasi come se avessero inconsciamente paura del niente, del vuoto che hanno dentro e che rischierebbe di inghiottirli se non ci fosse qualche presenza a distrarli.

 

La solitudine dell'uomo moderno deriva in buona parte dalla sua incertezza e dalla sua paura, dall'assenza di garanzie, di certezze, di una base stabile sulla quale poggiare, respirare, comunicarsi agli altri. Ciò che un tempo ci faceva sentire parte del tutto, parte di un insieme, oggi ci spaventa e ci allontana sempre più da una visione integrata dell'esistenza, da un contatto profondo con l'ambiente, con noi stessi e con gli altri.

 

L'uomo antico, l'essere umano che respirava e che viveva non semplicemente nella natura o nel mondo ma con la natura e con il mondo non soffriva di solitudine. Era consapevole del legame indissolubile che lo collegava a tutti gli altri esseri e a tutto ciò che lo circondava. Camminando in mezzo al verde, bagnandosi nel'acqua di un torrente o di un fiume, osservando il cielo o seminando la terra, percepiva profondamente dentro di sé di essere contemporaneamente distinto e unito a tutto, come un particolare prezioso che fa parte di un immenso disegno globale.

 

Krishna nella Bhagavad Gita afferma: "su di me tutto è infilato come una serie di perle di un filo", capito sette, settimo Śloka. Tale affermazione sembra esplicitamente richiamare il concetto vedico del sutratma o trama dell'anima secondo il quale tutto ciò che esiste, (cielo, terra, mari, monti, animali, piante, uomini e cose) è tenuto insieme proprio come le perle di una collana attraversate e unite da un unico filo. E non finisce qua. Questo filo, invisibile e divino, trova la sua origine e la sua meta finale nel Brahaman ovvero nello spirito, nella dimensione spirituale. Per questo motivo, in un certo senso, stare in mezzo a un mare di papaveri o tra gli alberi di un bosco era come stare in compagnia di un gruppo di persone, far parte del tutto, insieme ad ogni singola creatura. Quella solitudine greve e soffocante non si poteva percepire allora, mentre è largamente diffusa oggi, con l'uomo moderno che ha smarrito la trama dell'anima e i suoi intrecci, ritrovandosi schiacciato nei confini angusti di uno spazio fisico e mentale sempre più limitato.

 

Gli elementi della natura sembrano ormai imprevedibili e avversi, i nostri simili appaiono talvolta violenti e aggressivi , malevoli, e allora, per difenderci da pericoli reali o presunti ci barrichiamo, viviamo vite blindate, alla ricerca di una qualche tranquillità che fuori all'esterno non si riesce a trovare. Isolarsi, chiudersi dentro, nascondersi. Oggi sono questi i modi comuni di reagire alla paura delle cose che accadono là fuori, che sembrano celare ogni tipo di minaccia.

 

CyberItalian MP3

 

Audio tratto dal libro "Tu non sei solo", autrice Priscilla Bianchi, disponibile su ilnarratore.com audiolibri.

 

back

 

 

  Advanced Lesson 14

  Lesson Tools:

  References:

  Navigation: