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Scopri le tue potenzialità. Come trasformare le tue capacità nascoste in talenti con la psicologia positiva e il coaching. Di Luca Stanchieri.
Per decenni la ricerca nella psicologia della salute si è concentrata sullo stress e sui suoi effetti dannosi. Ma negli ultimi quindici anni i ricercatori hanno cominciato a notare che non solo abbiamo buone capacità di recupero ma che riusciamo a trasformare anche uno stress molto grave in una opportunità di crescita. Queste ricerche hanno dimostrato che le persone sanno affrontare le avversità e dentro le avversità riescono a utilizzare risorse che le aiutano a crescere.
"Colui che è senza virtù è colui che non la vuole" scriveva alla metà del quattrocento Leon Battista Alberti. La virtù è quella che determina il corso della nostra esistenza e, in ultima analisi, la gloria e la felicità che meritiamo.
Per "virtù" si intende quella che veniva chiamata aretè nell'antica Grecia. Aretè significava eccellenza, virtù e bontà. Qual è l'aretè di una persona?
Rispondere a questa domanda significa interrogarsi sulla vera natura di una persona. Su ciò che delinea il bene e il male del suo vivere.
Hume nel suo trattato sulla natura umana si è soffermato a lungo sul concetto di virtù.
Il filosofo scozzese sostiene che la virtù è caratterizzata dalla reale gratificazione che produce mentre il vizio dal dolore che procura. Il disagio e il dolore da una parte e la soddisfazione e il piacere dall'altra non sono separabili dal vizio e dalla virtù e ne costituiscono la loro stessa natura. Ma se pure si voglia dire che dolore e piacere come fondamenti psicologici non siano le cause di vizi e virtù ne sono per lo meno inseparabili.
La virtù dunque è collegata ad un piacere individuale e collettivo profondo ed il piacere è il fondamento stesso della felicità. Ecco dunque che felicità, piacere e virtù sono correlati.
Non c'è spettacolo tanto gradevole quanto assistere ad un comportamento gentile o altruistico. Nessuna gioia equivale alla soddisfazione di stare con la persona che amiamo e stimiamo. I piaceri e i dolori non saranno sempre uguali. Con il termine piacere intendiamo sensazioni molto diverse fra di loro. Contemplare un'opera d'arte dà un piacere molto diverso dal gustare un vino pregiato. Sappiamo distinguerli. Ora, la qualità umana che dà la virtù offre un piacere che è svincolato da un interesse pratico, immediato. Forse, più che piacere, sarebbe meglio chiamare queste sensazioni gratificazioni, soddisfazioni, sensazioni di realizzazione personale o forse basterebbe chiamarle sensazioni di felicità.
Audio tratto dal libro "Scopri le tue potenzialità", autore Luca Stanchieri, disponibile su ilnarratore.com audiolibri.