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Bocconcino Grammaticale

Qui approfondirai i verbi e le espressioni idiomatiche.

 

Gli elementi linguistici che troverai sono:

 

Revisione di tempi e modi verbali - indicativo (esercizio 3, esercizio 7)

L' Indicativo è il modo che usiamo per "indicare" cosa fa il soggetto o chi è. Diamo informazioni sul soggetto con i tempi presente, passato o futuro.

 

L'uso del "presente" è piuttosto facile (Io amo l'Italia).

 

Per il "passato" abbiamo tre tipi: "passato prossimo, imperfetto, passato remoto" (1.Quando ero piccolo, sono andato a Venezia. 2. Garibaldì organizzò la "spedizione dei mille").

 

Anche l'uso del "futuro" è abbastanza semplice (a volte il futuro non è usato ma al suo posto si usa il presente: 1. Questo fine settimana andrò al mare. 2. Questo fine settimana vado al mare).

 

 

MODO INDICATIVO

Indica, denota, dà informazioni

 

Tempo Presente Tempo Passato
Prossimo
Tempo Futuro Tempo Futuro Anteriore

io amo
tu ami

...

io ho amato
tu hai amato

...

io amerò
tu amerai

...

io avrò amato
tu avrai amato

...

Tempo Imperfetto Tempo Trapassato
Prossimo
Tempo Passato
Remoto
Tempo Trapassato
Remoto

io amavo
tu amavi

...

io avevo amato

tu avevi amato

...

io amai
tu amasti

...

io ebbi amato
tu avesti amato

...

 

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Forma attiva e passiva (esercizio 4)

Osserva queste frasi:

 

  • Raffaello ha dipinto la Madonna Sistina.
  • La Madonna Sistina è stata dipinta da Raffaello.
  • Io scrivo la lettera.
  • La lettera è scritta da me.
  • Io ho scritto la lettera.
  • La lettera è stata scritta da me.
  • La mamma sgrida il bambino.
  • Il bambino è sgridato dalla mamma.
  • La mamma ha sgridato il bambino.
  • Il bambino è stato sgridato dalla mamma.

 

Alcuni verbi (i verbi transitivi*) possono essere usati sia in forma attiva che in forma passiva.

 

Frase di forma attiva:

 

La mamma sgrida il bambino
soggetto verbo

complemento oggetto

 

Frase di forma passiva:

 

Il bambino è sgridato dalla mamma
soggetto verbo essere +
participio passato

agente

 

Come avrai notato la forma passiva si costruisce con il verbo "essere" più il participio passato (che concorda con il soggetto).

 

Le frasi di forma attiva e le frasi di forma passiva hanno praticamente lo stesso significato. Tuttavia, l'enfasi della frase e l'emotività del lettore possono cambiare a seconda che la frase sia attiva o passiva.
Ad esempio, nella frase attiva: "la mamma sgrida il bambino" l'enfasi è posta sulla "mamma" (e emotivamente sulle ragioni che la portano a sgridare il bambino). Nella frase passiva: "il bambino è sgridato dalla mamma" l'enfasi è posta sul "bambino" (e emotivamente sul dolore o disappunto di essere sgridato).

 

*Attenzione: i verbi intransitivi (ad esempio, molti verbi di movimento come "andare, tornare, venire..." o verbi la cui azione rimane sul soggetto come "arrossire, ballare, camminare...") e i verbi riflessivi (come "specchiarsi, pettinarsi, etc."), non hanno la forma passiva.

 

 

"Clicca" su Pinocchio in bicicletta:

Grammatica

per maggiori informazioni sulla forma attiva e passiva.

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Uso del verbo "venire" nella forma passiva (esercizio 6)

A volte il verbo "venire" può sostituire il verbo "essere" nella costruzione passiva: "il bambino viene sgridato dalla mamma".

 

Questo accade solo con tempi del verbo semplici (non composti come ad esempio il "passato prossimo") quando si vuole specificare l'azione del verbo e non semplicemente uno stato delle cose oppure si vuole usare uno stile più elegante.

 

Paragona:

 

  1. La macchina è pulita. (Qui la situazione è ambigua, non sappiamo se è un dato di fatto o un'azione fatta da qualcuno)
  2. La macchina viene pulita. (Qui indichiamo un'azione fatta da qualcuno)
  1. La finestra è aperta. (Qui la situazione è ambigua, non sappiamo se è un dato di fatto o un'azione fatta da qualcuno)
  2. La finestra viene aperta. (Qui indichiamo un'azione fatta da qualcuno)

 

 

L'ambiguità si crea quando il participio passato ha anche valore di aggettivo (come ad esempio "pulita, aperta"). Con altri participi, o quando l'agente è specificato, l'ambiguità non c'è ed è solo una questione di stile scegliere "essere" o "venire" per creare la forma passiva.

 

Paragona:

 

  1. La Madonna Sistina è dipinta fra il 1513 e il 1514.
  2. La Madonna Sistina viene dipinta fra il 1513 e il 1514.
  1. Il documento sarà pubblicato.
  2. Il documento verrà pubblicato.
  1. La macchina è pulita da Giovanni.
  2. La macchina viene pulita da Giovanni.
  1. La finestra è aperta da Maria.
  2. La finestra viene aperta da Maria.

 

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Collocazioni ed espressioni idiomatiche (esercizio 2, esercizio 5)

Abbiamo già visto le collocazioni e le espressioni idiomatiche in questo corso.

Qui ne elenchiamo alcune fra le più comuni. Leggile; questo ti aiuterà a riconoscerle o intuirne il significato quando le incontrerai in un audio o in un testo.

 

  • Andare a ruba (= essere molto richiesto sul mercato - in genere si usa per prodotti)
  • Dormire sugli allori (= adagiarsi sulle vittorie passate; restare inattivi)
  • È la ciliegina sulla torta (= è il piccolo particolare che migliora o peggiora una situazione)
  • Essere come il prezzemolo (= stare/essere dappertutto)
  • Fare il bastian contrario (= andare contro corrente, essere contro per il gusto di farlo)
  • Mettere i bastoni fra le ruote (= creare ostacoli)
  • Piangere sul latte versato (= lamentarsi o pentirsi dopo aver fatto qualcosa)
  • Piove sul bagnato (= arriva fortuna o benessere a chi è già fortunato o sta bene)
  • Promettere mari e monti (= fare grandi promesse difficili da mantenere)
  • Puntare i piedi (= opporsi in tuti i modi, anche in maniera irragionevole)
  • Rompere le scatole (= dare fastidio)
  • Tagliare la corda (= andare via)
  • Starci come il cavolo a merenda (= essere fuori luogo, non essere appropriato)

 

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Molto bene! Ti ha spaventato la grammatica? Rilassati! Vogliamo solo darti gli elementi per capire i meccanismi della lingua.

Ricorda però che la pratica è l'unico segreto per imparare. Vai avanti dunque e fai gli esercizi!