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AVVERBI

Gli avverbi modificano o specificano il significato di un verbo, di un aggettivo o di un altro avverbio. Sono invariabili.

 

AVVERBI DIFFERENTI Lezione i_11indietro

 

La maggior parte degli avverbi derivano dall'aggettivo corrispondente e si formato aggiungendo "mente" alla finale del femminile singolare dell'aggettivo (esempio: onesta + mente = onestamente; forte + mente = fortemente...). Gli aggettivi che finiscono in "re" o "le" perdono la "e" di fronte a "mente" (esempio: regolare + mente= regolarmente; gentile + mente = gentilmente).

Altri avverbi comuni che non finiscono in "mente" sono: "bene", "male", "ora", "ieri", "oggi", "poco", "molto", "prima", "dopo", "non"...

 

Ci sono diverse categorie di avverbi. Ecco le più importanti:

  • Avverbi di modo - indicano come un verbo, aggettivo o altro avverbio è modificato dall'avverbio. Esempio: "lei cammina lentamente"; l'avverbio "lentamente" indica come la signora cammina.
    La maggior parte degli avverbi che finiscono in "-mente" appartengono a questa categoria. (Bene, male, lento, lentamente, quasi, volentieri etc.)
  • Avverbi di tempo - indicano quando o quante volte accade un'azione. Esempio: "oggi sono stanco"; l'avverbio "oggi" indica quando la persona è stanca. (Ora, prima, dopo, ieri, oggi, domani, mai, sempre, presto, spesso, etc.)
  • Avverbi di luogo - indicano dove accade un'azione o dove sono l'oggetto o il soggetto. Esempio: "vado fuori"; l'avverbio "fuori" indica dove va il soggetto. (Là, lì, qui, qua, sopra, sotto, dentro, fuori, davanti, dietro etc.)
  • Avverbi interrogativi (ed esclamativi!) - generalmente introducono una domanda: "perché non scrivi una lettera?"; l'avverbio "perché" introduce la domanda. (Come, quando, dove, perché, quanto, etc.)
  • Avverbi di quantità - indicano quantità: "sono molto stanco"; l'avverbio "molto" indica quanto è stanca la persona. (Poco, molto, tanto, troppo, parecchio, piuttosto, quanto, abbastanza, etc.)

Posición del adverbio en la frase:

 

La posición del adverbio en la frase cambia dependiendo del sustantivo, verbo, adjetivo o otro adverbio a quien el adverbio se refiere.

 

1.Si el adverbio se refiere al verbo, sigue al verbo.

 

Ejemplo: "Io guardo molto la televisione"

 

2. Si hay un objeto, el adverbio se coloca después del verbo o al final de la frase.

 

Ejemplo: "Io guardo sempre la televisione".

"Io guardo la televisione sempre".

 

3. Si un adverbio se refiere a un sustantivo o adjetivo, se coloca en frente de esto.

 

Ejemplo: "Guardo principalmente film d'azione".

"Sono, anche se non sembra, piuttosto stanco".

 

4. Los adverbios interrogativos generalmente introducen una pregunta y se posicionan al principio de la frase.



Ejemplo: "Dove abiti?"

 

5. El pronombre y la preposición suelen preceder al adverbio interrogativo.

 

Esempio: "Tu dove abiti? Da dove sei partito?"

 

Forma comparativa degli avverbi:

 

La forma comparativa degli avverbi segue la stessa forma degli aggettivi. Esempio: "il treno va più lentamente dell'aereo".

Il superlativo si forma sempre con "molto" + 'lavverbio. Esempio: "l'aereo viaggia molto velocemente".
Gli avverbi "bene", "male", "poco", "molto" hanno anche le forme irregolari:

 

Avverbio Comparativo Superlativo
bene meglio benissimo
molto bene
male peggio malissimo
molto male
poco di meno, meno pochissimo
molto di più, più moltissimo

 

NOTA


Differenza fra un aggettivo, un avverbio e un pronome:

  1. l'aggettivo accompagna il nome e concorda con questo; "molti studenti vanno al cinema")
  2. il pronome sostituisce il nome; "molti vanno al cinema")
  3. l'avverbio accompagna il verbo, un aggettivo o un altro avverbio ed è invariabile; "gli studenti vanno molto al cinema")

 

LA FRASE ITALIANA

FRASI INTERROGATIVE Lezione b_4, Lezione b_11, Lezione b_15 indietro

 

En italiano no hay una construcción especial para oraciones interrogativas.

 

En una oración positiva en general el tono de la voz desciende al final de la oración como en:

 

"Pinocchio è italiano" (Pinocho es Italiano)

CyberItalian MP3

En la oración interrogativa el tono de voz tiene una entonación ascendente al final de la oración, para dejar en claro que se está haciendo una pregunta:

 

"Pinocchio è italiano?" (¿Pinocho es Italiano?)

CyberItalian MP3

 

En una oración italiana básica el sujeto se suele poner al principio:

 

"IO guardo la TV" (Yo veo la televisión).

 

Esto sucede también para las preguntas:

 

"María guarda la TV?"

 

Si hay un pronombre interrogativo, adjetivo o adverbio todavía se pone el sujeto al principio de la frase o al final:

 

"Tu che cosa mangi? Che cosa mangi tu?"

"Quanto costa il libro? Il libro quanto costa?"

 

Tenemos varios "pronombres interrogativos, adjetivos, adverbios" (palabras que utilizamos para hacer preguntas) que vale la pena recordar:

 

PRONOMI e AGGETTIVI INTERROGATIVI:

Chi

Chi arriva adesso?

Quién/quienes

¿Quién llega ahora?

Che/Che cosa

Che mangi adesso?

Che cosa mangi adesso?

Cosa mangi adesso?

 

*Nel linguaggio colloquiale si può usare solo "cosa": Cosa mangi adesso?

Qué

¿Qué comes ahora?

 

* En lenguaje informal puede utilizar sólo "cosa": "Cosa mangi adesso?"

Qual/Quale/Quali

Qual'è?

Quale pizza prendi?

Quali libri leggi?

Cuál/cuáles

¿Cuál es?

¿Cuál pizza quieres?

¿Qué libros has leído?

Quanto/quanta/quanti/quante

Quanti amici hai?

Quanti partono domani?

Cuánto/cuántos/cuánta/cuántas

¿Cuántos amigos tienes?

¿Cuántos se van mañana?

AVVERBI INTERROGATIVI:

Quando

Quando partiamo?

Cuándo

¿Cuándo nos vamos?

Quanto

Quanto fa?

Cuánto

¿Cuánto cuesta?

Come

Come vuoi il caffè? Con zucchero o senza?

Cómo

¿Cómo quieres el café? Con o sin azúcar?

Dove

Dove abiti?

Donde

¿Dónde vives?

Perché?

Perché ti piace questo quadro?

Por qué

¿Por qué te gusta este cuadro?

Come mai

Come mai ti piace questo quadro?

Por qué

¿Por qué te gusta este cuadro?

 

 

La preposición precede el adverbio y el adjetivo interrogativo al que se refiere. El pronombre puede ser al principio o al final de la frase.

Paragona:

 

  • Con chi esci?
  • Tu con chi esci?
  • Con chi esci tu?
  • A che pensate?
  • Voi a che pensate?
  • A che pensate voi?
  • Con quanti amici uscite?

 

 

FRASI NEGATIVE Lezione b_4, Lezione b_11 indietro

 

Para hacer una frase negativa debes colocar la palabra "non" justo antes del verbo conjugado.

 

CyberItalian MP3

 

"Non" precede siempre al verbo:

 

Non ho amici. (No tengo amigos.)

 

"Mai, ancora, più..." siguen al verbo. Sin embargo, cuando se las usa con tiempos compuestos (como el "passato prossimo") o con verbos especiales (como "dovere, volere, potere+verbo), se ubican entre los verbos:

 

Loro non sono mai stati buoni amici. (Nunca han sido buenos amigos.)

Lui non vuole più uscire con loro. (Él no quiere salir con ellos nunca más.)

 

A veces estos adverbios pueden cambiar posición en la frase, según el énfasis que quieremos poner:

 

Tu non hai neanche studiato! = Non hai fatto niente, neanche studiare. (Ni siquiera estudiaste. No hiciste nada, ni siquiera estudiar.)

 

Non hai studiato neanche tu! = Nessuno ha studiato, neanche tu. (Nadie estudió, ni siquiera tú.)

 

Paragona:

 

  • Loro non sono affatto buoni amici.
    (No ... absolutamente - no son absolutamente buenos amigos.)
  • Loro non sono mai onesti.
    (No ... nunca - nunca son honestos.)
  • Lui non ascolta più loro.
    (Ya no...más - ya no los escucha más.)
  • Lui non ascolta noi voi.
    (Ni ... ni - no escucha ni a nosotros ni a ti.)
  • Lui non ascolta nemmeno lei.
    (Ni siquiera ... ni siquiera la escucha.)
  • Lui non ascolta neppure lei.
    (Ni siquiera ... ni siquiera la escucha.)
  • Lui non ascolta neanche lei.
    (Ni siquiera ... ni siquiera la escucha.)
  • Lui non va ancora all'università.
    (Aún no ha empezado la universidad.)
  • Lui non chiede nulla a loro.
    (No ...nada - no les pide nada.)
  • Lui non chiede niente a loro.
    (No ... nada - no les pide nada.)

 

 

 

 

STRUTTURA DELLA FRASE ITALIANA Lezione b_12, Lezione i_15 indietro

 

Para tomar conciencia de la estructura básica de una frase italiana, es necesario buscar el sujeto (el que está haciendo la acción en la frase. Por ejemplo yo, tú, ellos, Maria, Roberto, etc) y luego el verbo (la palabra que indica la acción que se realiza. Por ejemplo, caminar, sonreír, bailar, etc.)

 

Ejemplo: "Io dormo" (Yo duermo) = SUJETO y VERBO.

 

Si hay un objeto en la frase, en general sigue el verbo.

 

Ejemplo: "Io guardo la televisione" (veo la televisión) = sujeto, verbo y OBJETO/sustantivo.

 

Ten en cuenta que la lengua italiana casi siempre requiere artículos: LA televisione.

 

A veces, ciertos verbos necesitan una cierta preposición (ejemplo: parlare di):

 

"Il libro parla di storia."

 

Los adjetivos en general siguen el sustantivo (a parte algunas excepciones como "questo/quello", numerales y adjetivos que indican cantidad como "molto, poco, altro, troppo...")

 

Ejemplo: "Io leggo un libro interessante" (leo un libro interesante) = sujeto, verbo, objeto/sustantivo y ADJETIVO.

 

"Questo libro è interessante. Ho pochi libri interessanti."

 

Los adverbios modifican o especifican el significado de un verbo, de un adjetivo, de un otro adverbio o de una frase.

 

1.Si el adverbio se refiere al verbo, sigue al verbo.

 

Ejemplo: "Io guardo molto la televisione"

 

2. Si hay un objeto, el adverbio se coloca después del verbo o al final de la frase.

 

Ejemplo: "Io guardo sempre la televisione".

"Io guardo la televisione sempre".

 

3. Algunos adverbios (como "mai, sempre, spesso, subito, ancora, finalmente, nemmeno, neanche, neppure, certamente, forse..." - nunca, siempre, a menudo, ahora, para, por último, aunque, por supuesto, tal vez...) con verbos compuestos se colocan entre el auxiliar y el participio.

 

Ejemplo: "Non ho mai visto quel film".

 

4. Si un adverbio se refiere a un sustantivo o adjetivo, se coloca en frente de esto.

 

Ejemplo: "Guardo principalmente film d'azione".

"Sono, anche se non sembra, piuttosto stanco".

 

Algunos adverbios pueden cambiar de posición en la frase y, al hacerlo, cambiar el significado de la frase.

 

Ejemplo: "Vado al cinema solo con Marco" = è l'unica persona con cui vado al cinema.

"Vado solo al cinema con Marco" = con Marco vado solo al cinema non faccio altro.

 

COSTRUZIONI AVANZATE

APPROCCIO FORMALE Lezione b_1, Lezione b_19, Lezione i_14 indietro

 

En Italia, debe adoptarse una actitud formal con gente que no se conoce o con la que no estamos familiarizados (un maestro, un profesor, una persona de edad, ...) y una actitud sin ceremonias con amigos y parientes.

 

Con la actitud formal tenemos que pasar de "tu" a "Lei" y todo lo demás cambia en consecuencia (por ejemplo, el verbo y el posesivo cambian a la tercera persona).

 

"Tu hai domande?" (¿Tienes preguntas? Informal)

"Lei ha domande?" (Literal: ¿Ella tiene preguntas? Formal)

 

"Il libro è tuo." (El libro es tuyo. Informal)

"Il libro è Suo." (Literal: El libro es suyo. Formal)

 

Si usamos la actitud formal con un hombre, usamos el pronombre femenino "Lei" (Ella) pero mantenemos adjetivos y participios pasados ​​en masculino:

  • Tu sei contento? (¿Eres feliz? Informal)
  • Lei è contento? (¿Eres feliz? Formal)
  • Tu sei andato in ufficio? (¿Fuiste a la oficina? Informal)
  • Lei è andato in ufficio? (¿Fuiste a la oficina? Formal)

 

En el plural usamos "Loro", a pesar de que es menos utilizado (muchas veces mantenemos "voi"):

  • Cosa desiderano i signori?
  • Cosa desiderate?

 

LA NARRAZIONE Lezione i_6, Lezione i_7, Lezione a_5indietro

 

Hay muchas formas de "narrar" o contar un hecho ocurrido en el pasado. Muchas veces la elección de "cómo narrar" depende del estilo de quien narra o del énfasis que se quiera dar a determinados aspectos del relato.

 

En general, podemos decir que el imperfetto "describe" un momento en el pasado o una situación en la que nos encontrábamos cuando ocurrió algo. "Prepara" la acción (quando ero giovane... = cuando era joven...)

 

El passato prossimo expresa una acción bien definida - iniciada y completada en el pasado (...sono andato a Parigi = ...he ido a París.)

  • Mentre andavo in ufficio, ho incontrato il mio amico.
    (Mientras iba a la oficina me soy encontrado con mi amigo).
  • Quando avevo dieci anni, ho visitato Roma.
    (Cuando tenía diez años, he visitado Roma).
  • Abitavo a Parigi e allora ho iniziato a studiare pittura.
    (Vivía en París y entonces empecé a estudiar pintura).
  • Gli ospiti andavano via e quindi anche io ho salutato e sono andato via.
    (Los invitados se iban, por eso yo también me despedí y me fui).

El trapassato prossimo expresa una acción que ocurrió antes de la expresada por otro tiempo pasado.

  • Stamattina, dopo che avevo messo la camicia pulita, mi è caduto il caffè addosso.
    (Esta mañana, después de haberme puesto una camisa limpia, he derramado el café sobre ella).

El passato remoto se utiliza poco en conversación y mucho por escrito en narraciones históricas o literarias.

 

Por ejemplo, en el lenguaje hablado, los italianos suelen preferir el passato prossimo al passato remoto. Prefieren decir "Da bambino una volta sono andato a Parigi" (cuando era niño una vez he ido a París) en lugar de "da bambino una volta andai a Parigi" (cuando era niño una vez fui a París).

 

El uso del passato remoto depende del énfasis que se dé a la lejanía o "historicidad" de la acción. Sin embargo, en algunas regiones de Italia (sobre todo en Toscana o en el sur), el passato remoto se utiliza más y se prefiere al passato prossimo.

 

IMPORTANTE: por coherencia, si empiezas a narrar utilizando el passato remoto tienes que continuar con el passato remoto: Da bambino, una volta andai a Parigi; poi non ebbi più occasione di fare un viaggio (De niño, una vez fui a París; luego no tuve más la oportunidad de viajar).

Si empiezas a narrar utilizando el passato prossimo, tienes que continuar con el passato prossimo: Da bambino, una volta sono andato a Parigi; poi non ho avuto più occasione di fare un viaggio (De niño, una vez he ido a París; luego no he tenido más ocasión de viajar).

 

El imperfecto puede acompañar al pasado prossimo o al pasado remoto:

  • Da bambino viaggiavo sempre con i miei genitori. Una volta andai a Parigi con loro e visitammo il Louvre, poi non ebbi più occasione di viaggiare (De niño solía viajar con mis padres. Una vez fui a París con ellos y visitamos el Louvre; después no tuve más ocasión de viajar).
  • Da bambino viaggiavo sempre con i miei genitori. Una volta sono andato a Parigi con loro e abbiamo visitato il Louvre, poi non ho avuto più occasione di viaggiare (De niño solía viajar con mis padres. Una vez he sido a París con ellos y hemos visitado el Louvre; luego no he tenido más ocasión de viajar).

Toma nota: la traducción al español de los tiempos pasados italianos no es siempre fácil ni se puede expresar literalmente, ya que en español el uso de los tiempos pasados es ligeramente diferente.

 

 

CONSTRUCCIÓN ESPECIAL: condizionale di dovere/volere/potere + infinito Lezione i_8 indietro

 

"Dovere, volere, potere" se llaman "verbi servili", (verbos que 'sirven' - verbos modales) porque van seguidos de infinitivo.

También se pueden utilizar solos (especialmente "volere", por ejemplo, "voglio una torta" = quiero una tarta) pero, como verbos modales, se utilizan con otro verbo en infinitivo (por ejemplo, "voglio viaggiare" = quiero viajar). El verbo "sapere" también es un verbo modal.

 

En esta construcción especial, cuando se utilizan en la forma condicional, pueden resultar confusos para los estudiantes de habla inglesa porque no tienen una traducción literal. Comprueba los siguientes ejemplos:

  • Oggi io potrei andare al cinema ma tu non puoi. (Yo podría ir al cine pero tú no puedes).
  • Oggi io vorrei andare al cinema ma tu non vuoi. (Me gustaría ir al cine pero tú no quieres).
  • Oggi io dovrei studiare, ma invece andrò al cinema! (Debería estudiar, pero en vez de eso iré al cine).

Pueden usarse también en el pasado condicional:

  • Io avrei potuto diventare una persona importante! (¡Habría podido convertirme en una persona importante!)
  • Io avrei voluto diventare una persona importante! (¡Me habría gustado convertirme en una persona importante!)
  • Io avrei dovuto studiare per diventare una persona importante! (¡Habría debido estudiar para convertirme en una persona importante!)

 

COSTRUZIONE IMPERSONALE Lezione i_9 indietro

 

Quando il soggetto di una frase non è specificato la lingua italiana usa la costruzione impersonale. Si forma con "si" + la terza persona singolare del verbo:

  • In Italia si cena alle otto
  • Qui non si fuma
  • Si deve studiare per ottenere la laurea

Quando il verbo è riflessivo la particella "ci" precede "si":

  • Per andare ad una festa ci si veste bene
  • Quando il treno ritarda ci si innervosisce

Se un aggettivo segue il verbo, l'aggettivo è al maschile plurale:

  • Quando si è stanchi, ci si sente nervosi
  • A tavola si mangia seduti

Nota: C'è una costruzione simile all'impersonale ma è chiamata "si passivante":

  • in questo ristorante si mangia bene

Il "si passivante" richiede la terza persona singolare o plurale a seconda dell'oggetto a cui si riferisce:

  • in questo ristorante si mangia la pizza
    Pizza" è singolare e il verbo è singolare.
  • in questo ristorante si mangiano spaghetti
    "Spaghetti" è plurale e il verbo è plurale.

Per riconoscere la differenza fra la costruzione impersonale e il "si passivante", può aiutare sapere che nella costruzione passiva cambiamo il soggetto. Il significato della frase rimane lo stesso ma il soggetto cambia.

 

Esempio:

FRASE ATTIVA (IL SOGGETTO È LA GENTE) = la gente mangia la pizza in questo ristorante
FRASE PASSIVA (IL SOGGETTO È LA PIZZA) = la pizza è mangiata in questo ristorante
SI PASSIVANTE: in questo ristorante si mangia la pizza

 

ATTIVA: la gente mangia gli spaghetti in questo ristorante
PASSIVA: gli spaghetti sono mangiati in questo ristorante
SI PASSIVANTE: in questo ristorante si mangiano spaghetti

 

Nella costruzione impersonale (esempio: "qui non si fuma") non possiamo cambiare il soggetto.

 

 

COSTRUZIONE RECIPROCA Lezione i_11indietro

 

Le particelle "ci" (per "noi"), "vi" (per "voi") e "si" (per "loro") sono usate per formare la "costruzione reciproca":

  • Telefoniamoci domani
  • Loro non si parlano
  • Scrivetevi!

Nota: Con la costruzione reciproca i verbi composti usano "essere":

  • Non si sono più sentiti

 

COSTRUZIONE SPECIALE: "stare per" + infinito Lezione i_11indietro

 

Questa costruzione si forma con "stare per + l'infinito":

  • Sto per partire
  • Loro stanno per uscire

 

COSTRUZIONE SPECIALE: "stare" + gerundio Lezione i_11indietro

 

Questa costruzione si forma con "stare + gerundio":

  • Sto mangiando
  • Stai studiando?

 

ESPRESSIONI IDIOMATICHE Lezione i_9, Lezione i_20, Lezione a_13, Lezione a_15, Lezione a_17, Lezione a_20 indietro

 

Ogni lingua ha delle "espressioni idiomatiche", espressioni usate comunemente, difficili da tradurre alla lettera.

 

Ecco una piccola lista delle espressioni idiomatiche più comuni. Controlla le lezioni per altre espressioni.

 

Avere la stoffa del campione

essere fisicamente e emotivamente capaci di diventare campioni

(Ejemplo: Hai la stoffa del campione)

Averne fin sopra i capelli

essere saturi di una situazione; averne abbastanza

(Ejemplo: Ne ho fin sopra i capelli del mio lavoro)

Dai!

è un incoraggiamento

(Ejemplo: Dai, andiamo al cinema, non vieni mai!)

Dare un colpo di telefono

telefonare

(Ejemplo: Dalle un colpo di telefono)

Dare per scontato

pensare che

(Ejemplo: Non do mai niente per scontato)

Darsi del tu,

Dare del tu

avere un rapporto informale o più amichevole

(Ejemplo: Diamoci del tu)

Darsi del Lei,

Dare del Lei

avere un rapporto formale

(Ejemplo: Dai del Lei all'insegnante)

Dare anni in meno o in più dar menos años o más años (definir la edad de una persona)
Essere a secco

non avere più benzina o soldi

(Ejemplo: Sono a secco)

Essere giù di morale

essere depressi

(Ejemplo: Sei giù di morale, perché?)

Essere in piena forma

stare molto bene

(Ejemplo: Sono in piena forma)

Essere fuori di sé

essere molto adirati

(Ejemplo: Ieri ero fuori di me)

Essere fuori di testa

essere pazzi o molto eccentrici

(Ejemplo: Stai attenta, quello è fuori di testa)

Essere tagliato per un lavoro

essere la persona giusta per il lavoro

(Ejemplo: Lui non è tagliato per quel lavoro)

Fare il bagno

nuotare al mare o lavarsi nella vasca da bagno

(Ejemplo: Vado a fare il bagno)

Fare benzina

rifornire la macchina di benzina

(Ejemplo: Devi fare benzina)

Fare colazione

mangiare la mattina dalle 7 alle 10

(Ejemplo: Faccio colazione alle 8)

Fare due passi

fare una passeggiata

(Ejemplo: Voglio fare due passi)

Fare la doccia

lavarsi nella doccia

(Ejemplo: Fatti la doccia!)

Fare una foto

scattare fotografie

(Ejemplo: Mi piace fare foto in vacanza)

Fare quattro chiacchiere

parlare o chiacchierare

(Ejemplo: Facciamo quattro chiacchiere)

Fare un salto da qualcuno

passare a trovare qualcuno

(Ejemplo: Faccio un salto stasera)

Farsi un nome

diventare famosi

(Ejemplo: si è fatto un nome, è famoso)

Farsi in quattro

lavorare moltissimo

(Ejemplo: Mi faccio in quattro tutti i giorni)

Farsi le ossa

acquisire esperienza

(Ejemplo: Si è fatto le ossa in fabbrica)

Farsi prendere

permettere a qualcuno o qualcosa di controllarci

(Ejemplo: Lui si è fatto prendere dalle emozioni)

In bocca al lupo

buona fortuna

(Ejemplo: Hai l'esame domani? In bocca al lupo!)

Lasciare stare;
Lasciare perdere

abbandonare

(Ejemplo: Lascia perdere, non ne vale la pena)

Mettersi in proprio

aprire un'attività lavorativa da soli

(Ejemplo: Si è messa in proprio che era giovanissima)

Mi prendono i cinque minuti

mi adiro

(Ejemplo: Quando lo vedo mi prendono i cinque minuti)

Mollare l'osso

lasciare andare

(Ejemplo: Molla l'osso, non ne vale la pena)

Non mi fa nè caldo nè freddo

è indifferente

(Ejemplo: Zucchero o miele non mi fanno né caldo né freddo)

Non mollare

resistere

(Ejemplo: Non mollare, devi dare l'esame!)

Non vedere l'ora di..

desiderare molto qualcosa

(Ejemplo: Non vedo l'ora di partire)

Osso duro

una persona o cosa difficile

(Ejemplo: Lui è un osso duro)

Passarsela bene

stare bene

(Ejemplo: Me la passo proprio bene ora)

Prendere in giro

imbrogliare e scherzare con qualcuno

(Ejemplo: Lei mi prende sempre in giro)

Tenere a freno

Bloccare, controllare

(Ejemplo: Tieni a freno le tue emozioni)

Tenere duro

resistere

(Ejemplo: Tieni duro, ancora poco e hai finito)

Un tipo in gamba

una persona capace

(Ejemplo: Lei è davvero una tipa in gamba)

A chi tocca? Tocca a noi.

di chi è il turno? è il nostro.

(Ejemplo: Ora è il Suo turno, deve andare)

Vecchia roccia

(affettuoso), vecchio amico, persona forte, in gamba

(Ejemplo: E' una vecchia roccia, niente lo abbatte)

 

 

VERBO "PIACERE" Lezione i_5 indietro

 

Il verbo "Piacere" in italiano ha una costruzione speciale, un po' come "gustar" in spagnolo.

 

Mi piace il formaggio! (Il formaggio piace a me!)
¡Me gusta el queso! (¡El queso me gusta!)


Mi piacciono gli spaghetti! (Gli spaghetti piacciono a me!)
¡Me gustan los espaguetis! (¡A mi me gustan los espaguetis!)


Viaggiare mi piace! (Viaggiare piace a me!)
¡Viajar me gusta! (¡A mi me gusta viajar!)

 

Tu le piaci. (Tu piaci a lei). = Tu le gustas.

 

Lei ti piace. (Lei piace a te). = Ella te gusta.

 

Ti piaccio? (Io piaccio a te?) = ¿Te gusto?

 

A Mario piace mangiare. (Gli piace mangiare). = A Mario le gusta comer. (Le gusta comer).

 

Ai miei cugini piace dormire. (Gli piace dormire). = A mis primos les gusta dormir. (Les gusta dormir).

 

A loro piacciono le città italiane. (Gli piacciono le città italiane). = A ellos les gustan las ciudades italianas. (Les gustan las ciudades italianas).

 

Al professore piacciono i libri antichi. (Gli piacciono i libri antichi). = Al profesor le gustan los libros antiguos. (A él le gustan los libros antiguos).

 

Pronome indiretto

Verbo Piacere
mi (a me)* piace
ti (a te) piace
gli (a lui) piace
le (a lei) piace
Le (a Lei) piace
ci (a noi) piace
vi (a voi) piace
gli (a loro) piace

 

*ATTENZIONE: in italiano dobbiamo usare solo il pronome indiretto o quello forte. Esempio: "mi" oppure "a me" ("mi piace la pizza" oppure "a me piace la pizza") non tutt'e due come in spagnolo (esempio: mi piace = me gusta. A me piace = a mi me gusta).

 

Il verbo "piacere" richiede l'ausiliare "essere" per formare i tempi composti: mi è piaciuto.

 

Tu le sei piaciuto. = Tu le has gustado.

 

Lei ti è piaciuta. (Lei è piaciuta a te). = Te gustaba ella.

 

Ti è piaciuto? = ¿Te ha gustado?

 

A Mario è piaciuto mangiare. = A Mario le ha gustado comer.

 

Ai miei cugini è piaciuto dormire. = A mis primos les ha gustado dormir.

 

A loro sono piaciute le città italiane. = A ellos les han gustado las ciudades italianas.

 

Al professore sono piaciuti i libri antichi. = Al profesor le han gustado los libros antiguos.

 

"Piacere" también puede usarse sólo en el sentido de agradar a alguien.

  • Io piaccio = agrado, agrado, agrado a la gente.
  • Io piaccio a te = te agrado, te gusto (hago la acción de agradar a ti).

 

Como los verbos se conjugan según el sujeto de la oración, cuando se utiliza el verbo 'piacere' tienes que identificar de inmediato el sujeto de tu oración (quién / qué está haciendo la acción de placer) y conjugar el verbo en consecuencia:

 

Pronome Verbo Piacere (Presente indicativo) Verbo Piacere (Passato prossimo)
io piaccio sono piaciuto/a
tu piaci sei piaciuto/a
lui/esso piace è piaciuto
lei/essa piace è piaciuta
Lei piace è piaciuto/a
noi piacciamo (o piaciamo) siamo piaciuti/e
voi piacete siete piaciuti/e
loro piacciono (o piaciono) sono piaciuti/e

 

Esempio:

  • Ti piace questa spiegazione? (¿Te gusta esta explicación?)
  • Ti è piaciuta questa spiegazione? (¿Te ha gustado esta explicación?)

 

VERBI COMBINATI CON I PRONOMI Lezione a_3, Lezione a_4, Lezione a_16 indietro

 

Certi verbi, combinati con certi pronomi sono usati in maniera idiomatica. Controlla il tuo dizionario per verificare il significato dei seguenti verbi. Controlla le lezioni per altri dettagli.

 

Andarsene

andare via

(Ejemplo: Me ne vado = me voy)

Avercela con qualcuno

essere adirati con qualcuno

(Ejemplo: Ce l'ho con te = Estoy enojado con tì)

Cavarsela

Risolvere una situazione

(Ejemplo: Me la sono cavata bene = me la arreglé bien)

Comprarsi

comprare una cosa per sé

(Ejemplo: Mi sono comprato la macchina =He comprado el coche)

Farcela

riuscire a completare qualcosa con successo

(Ejemplo: Ce l'ho fatta! = ¡Ya lo hizo! He conseguido!)

Fregarsene

non dare importanza

(Ejemplo: Me ne frego = no me importa nada

Fregatene = olvidate de esto

Non me ne frega niente = no me importa nada)
Mettercela tutta

fare il possibile

(Ejemplo: Ce la sto mettendo tutta = Estoy haciendo todo lo que puedo posiblemente)

Metterci (ci metto due ore per fare i compiti)

impiegare tempo (impiego 2 ore di tempo per fare i compiti)

(Ejemplo: Per andare in ufficio ci metto due ore = Me toma dos horas para ir a la oficina)

Passarsela bene

stare bene

(Ejemplo: Me la passo bene = Tengo un buen período de vida)

Prendersela con qualcuno per qualcosa

adirarsi con qualcuno per qualcosa

(Ejemplo: Te la prendi sempre con lui per tutto = siempre te enfadas con él por todo)

Provarci

provare a fare una cosa

(Ejemplo: Provaci! = Intentalo!)

Riuscirci

riuscire a completare qualcosa con successo

(Ejemplo: Ci sono riuscito = lo he hecho)

Sentirsela

sentire di poter fare qualcosa, di essere capaci

(Ejemplo: Non me la sento = No me siento que puedo hacerlo)

Volerci (quanto ci vuole?)

tempo o soldi necessari per fare una cosa (quanto costa?)

(Ejemplo: ci vogliono tre ore per andare in città = se necesitan tres horas para ir a la ciudad

Quanto ci vuole? = ¿Cuánto necesita? ¿Cuánto costa?)

Volercene (ce ne vuole per diventare campioni!)

tempo, fatica o soldi necessari per fare una cosa (ci vuole molto per diventare campioni!)

(Ejemplo: Ce ne vuole per diventare ricchi! = es necesario un gran esfuerzo para llegar a ser rico!)

 

 

FORMA ATTIVA E PASSIVA Lezione a_6 indietro

 

Nella costruzione "attiva" il soggetto della frase è attivo e il verbo esprime le sue azioni: "La mamma prepara la cena". "La mamma" è il soggetto, "prepara" è il verbo, "la cena" è l'oggetto".

 

Tutti i verbi transitivi e intransitivi hanno la forma attiva (controllate verbi transitivi e intransitivi per maggiori informazioni.)

 

Nella costruzione passiva il soggetto è passivo e "riceve" l'azione causata da un "agente".

 

Il verbo cambia alla forma passiva (usando l'ausiliare "essere"): "La cena è preparata dalla mamma". "La cena" è il soggetto, "è preparata" è il verbo passivo, "dalla mamma" è l'agente.

 

Solo i verbi transitivi possono avere anche la forma passiva (controllate verbi transitivi e intransitivi per maggiori informazioni).

 

Il significato di una frase attiva ("La mamma prepara la cena") e di una passiva ("La cena è preparata dalla mamma") è lo stesso. Tuttavia, l'enfasi della frase cambia. Nella frase attiva "La mamma prepara la cena", "la mamma" è l'elemento importante e il "focus" dell'azione; nella frase passiva "La cena è preparata dalla mamma", "la cena" è l'elemento importante e il "focus" dell'azione.

 

ATTENZIONE: nella forma passiva il verbo "essere" a volte può essere sostituito dal verbo "venire":

 

Dal sito dell' Accademia della Crusca:

 

"... l’uso di venire (solo nei tempi semplici) in luogo del normale ausiliario essere conferisce alla frase il valore dinamico sottolineando un’azione: dire infatti Alle ore 20 il museo viene chiuso enuncia la programmatica azione di chiudere il museo, mentre dire Alle ore 20 il museo è chiuso costituisce una enunciazione ambigua che indica uno stato del museo alle ore 20 piuttosto che l’atto della sua chiusura. Talvolta l’uso dell’uno o dell’altro verbo può essere indifferente quanto al significato e affidato al gusto preferenziale dello scrittore, che può scrivere indifferentemente  La nave venne varata nel pomeriggio o La nave fu varata nel pomeriggio."

 

 

COSTRUZIONE IPOTETICA Lezione a_9 indietro

 

In italiano ci sono tre tipi di frasi ipotetiche:

 

1) "Realtà" = esprimono un'azione che accadrà o è molto probabile che accada. Si formano con l' "Indicativo" o "Imperativo":

  • Se piove, prendo l'ombrello.
  • Se piove, prendi l'ombrello!

2) "Possibilità" = esprimono un'azione che potrebbe accadere. Si formano con il "Congiuntivo imperfetto" e il "Condizionale presente" o "Imperativo":

  • Se piovesse, prenderei l'ombrello.
  • Se piovesse, prendi l'ombrello!

3) "Impossibilità o irrealtà" = esprimono un'azione che non può accadere o che sarebbe potuta accadere ma non è avvenuta. A seconda del tempo a cui si riferisce l'ipotesi, si formano con il "Congiuntivo trapassato" e "Condizionale presente" o "Condizionale passato":

  • Se avessi avuto l'ombrello l'avrei usato.
  • Se avessi usato l'ombrello ora non avrei il raffreddore!

 

DISCORSO DIRETTO E INDIRETTO Lezione a_10 indietro

 

I seguenti 5 schemi presentano i cambiamenti che accadono quando il discorso si trasforma da diretto a indiretto:

 

Discorso diretto Discorso indiretto
Verbi come "dire, chiedere, rispondere, ordinare..." modificano la punteggiatura in "che":
  1. due punti (:)
  2. virgolette basse (<< >>)
  3. virgolette alte (" ")
  4. o trattino (-)
  • che

Esempio:

  1. Tu hai detto: Voglio andare al cinema.
  2. Tu hai detto: <<Voglio andare al cinema.>>
  3. Tu hai detto: "Voglio andare al cinema."
  4. Tu hai detto - Voglio andare al cinema.

Esempio:

 

Tu hai detto che vuoi andare al cinema.

 

 

Discorso diretto Discorso indiretto
Nel discorso indiretto generalmente il soggetto della frase si trasforma alla terza persona (ma dipende anche a chi riportiamo il discorso):
1. io/tu
  • lui/lei/egli

2. noi/voi
  • loro

Esempio:

 

1. Tu hai detto: "Voglio andare al cinema."

2. Noi abbiamo detto: "Vogliamo andare al cinema."

Esempio:

 

1. Lui ha detto che vuole andare al cinema.

1. Tu hai detto che vuoi andare al cinema.
2. Loro hanno detto che vogliono andare al cinema.

2. Noi abbiamo detto che vogliamo andare al cinema.

 

 

Discorso diretto Discorso indiretto
L'aggettivo o il pronome possessivo cambiano di conseguenza:

1. mio/tuo

  • suo/sua
2. nostro/vostro
  • loro

Esempio:

  1. Tu hai detto: "Voglio andare con la mia macchina."
  2. Noi abbiamo detto: - Vogliamo andare con la nostra macchina!

Esempio:

  1. Lui ha detto che vuole andare con la sua macchina.
  2. Loro hanno detto che vogliono andare con la loro macchina.

 

 

Discorso diretto Discorso indiretto

Altri elementi che generalmente cambiano sono:

  • qui/qua
  • lì/là

  • questo
  • quello
  • ora

  • allora

  • oggi
  • quel giorno
  • ieri
  • il giorno prima
  • domani
  • il giorno seguente, il giorno dopo, il giorno successivo, l'indomani*.
    ( *"L'indomani" è più formale, meno usato colloquialmente.)
  • venire
  • andare

Esempio:

 

Tu hai detto: "Domani resteremo qui."

Esempio:

 

Lui ha detto che il giorno seguente sarebbero restati .

 

 

Discorso diretto Discorso indiretto
I verbi cambiano come segue:
1. presente (quando il verbo che introduce il discorso è al presente o a volte al passato prossimo)
  • presente
2. presente (quando il verbo che introduce il discorso è al passato)
  • imperfetto
3. imperativo
  • di+infinito o condizionale passato
4. futuro
  • condizionale passato

5. condizionale presente
  • condizionale passato
6. passato prossimo
  • trapassato prossimo
7. passato remoto
  • trapassato prossimo

Esempio:

  1. Tu dici sempre: "Vado al cinema" ma poi non ci vai mai.
  2. Tu hai detto: "Vado al cinema" ma poi non ci sei andato.
  3. Tu hai detto: "Restiamo a Roma!"
  4. Tu hai detto: "Domani resteremo a Roma."
  5. Tu hai detto: "Domani potremmo restare a Roma."
  6. Tu hai detto: "Ieri sono andato a Milano."
  7. Tu hai detto: "L'anno scorso andai a Milano."

Esempio:

  1. Lui dice sempre che va al cinema ma poi non ci va mai.
  2. Lui ha detto che andava al cinema ma poi non c'è andato.
  3. Lui ha detto di restare a Roma.
    Lui ha detto che sarebbero restati a Roma.
  4. Lui ha detto che il giorno seguente sarebbero restati a Roma.
  5. Lui ha detto che il giorno seguente sarebbero potuti restare a Roma.
  6. Lui ha detto che il giorno precedente era andato a Milano.
  7. Lui ha detto che l'anno precedente era andato a Milano.

 

 

DOMANDE INDIRETTE Lezione a_10 indietro

 

La trasformazione delle domande da dirette a indirette avviene come la trasformazione da discorso diretto a indiretto:

 

Domanda diretta Domanda indiretta
La mamma domanda al bambino: "Hai fatto i compiti?" La mamma domanda al bambino se ha fatto i compiti.
La mamma domandò al bambino: "Hai fatto i compiti?" La mamma domandò al bambino se aveva fatto i compiti.

 

Attenzione: quando vogliamo enfatizzare la domanda (soprattutto nella lingua scritta) usiamo il congiuntivo invece che l'indicativo:

 

Domanda diretta Domanda indiretta
La mamma domanda al bambino: "Hai fatto i compiti?" La mamma domanda al bambino se abbia fatto i compiti.
La mamma domandò al bambino: "Hai fatto i compiti?" La mamma domandò al bambino se avesse fatto i compiti.

 

Al giorno d'oggi, molti italiani tendono a dimenticare l'uso del congiuntivo. Tuttavia il congiuntivo è necessario per un uso corretto della lingua.

 

 

FORMA IMPLICITA Lezione a_11 indietro

Spesso la forma implicita chiarisce e semplifica le frasi. Usa i modi "infinito, gerundio e participio". Questi modi verbali non sono coniugabili a seconda della persona e per questo li preferiamo quando il soggetto della frase principale corrisponde a quello della secondaria.

 

Esempio:

  1. Il dottor Gino Strada dice che è contro la guerra. (In questa frase abbiamo un dubbio: chi è contro la guerra? Gino Strada o un altro? La persona che è contro la guerra non è specificata.)
  2. Il dottor Gino Strada dice di essere contro la guerra. (In questo caso è chiarissimo che il soggetto che parla e che è contro la guerra è Gino Strada.)
  1. Dopo che ha fondato i primi ospedali, Gino Strada è diventato famoso. (forma esplicita - frase un po' più lunga: dopo che ha fondato...)
  2. Fondati i primi ospedali, Gino Strada è diventato famoso. (forma implicita - frase più breve: fondati...)
  1. Siccome era diventato famoso, molte persone avevano supportato Gino nella costruzione di ospedali. (forma esplicita - frase un po' più complessa: siccome era diventato famoso...)
  2. Essendo diventato famoso, molte persone avevano supportato Gino nella costruzione di ospedali. (forma implicita - frase più semplice: essendo diventato famoso...)

Nota bene: se il verbo principale richiede una preposizione, è necessario inserirla davanti all'infinito. Esempio:

  • la mamma dice di fare silenzio
  • continua a studiare
  • inizio a studiare francese

Se necessario rivedi i verbi seguiti da preposizioni