Qui approfondirai l'uso dei verbi e del linguaggio per il lavoro.
Gli elementi linguistici che troverai sono:
Il condizionale suggerisce, propone, esprime un desiderio, un dubbio, una richiesta gentile o esprime un'azione che potrebbe verificarsi "a condizione che..." "Ti amerei... Potrei amarti... Avrei potuto amarti..." |
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MODO CONDIZIONALE Suggerisce possibilità (condizioni possibili)
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| Tempo Presente | Tempo Passato |
io amerei ... |
io avrei amato ... |
"Clicca" su Pinocchio in bicicletta:
per maggiori informazioni sul condizionale.
L'imperativo è usato per ordinare, comandare o esortare. Non presenta la prima e la terza persona singolare ("io, lui, lei"): "Scrivi quella lettera! Scrivete quella lettera!"
Con le forme gentili "Lei" e "Loro" è usato per lo più come una esortazione: "Signora, scriva quella lettera!" |
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MODO IMPERATIVO Dà ordini, esorta
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ama! amiamo! ... |
"Clicca" su Pinocchio in bicicletta:
per maggiori informazioni sull'imperativo.
Il condizionale passato si usa anche per esprimere un senso di futuro in una frase al passato. |
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Esempio:
In ogni lingua ci sono stili e gerghi diversi a seconda delle situazioni in cui la lingua deve essere adoperata.
Nell'ambiente del lavoro, notiamo che il linguaggio diventa più formale.
Saluti:
Quando ci si presenta ci si stringe la mano, si dice il proprio nome e cognome e si aggiunge "piacere" o "molto piacere".
I saluti più comuni nel parlato sono "buongiorno, buonasera, arrivederci, salve".
I saluti più comuni nello scritto ad inizio lettera sono:
I saluti più comuni nello scritto a conclusione sono:
Alcune formule stardard nello scritto:
Lo scritto predilige pronomi più formali (come colui, coloro), il congiuntivo e la forma passiva (se possibile con il verbo "venire" piuttosto che "essere").
Alcune formule stardard nel parlato:
Approccio formale:
Abbiamo detto che nel mondo del lavoro si predilige l'approccio formale.
L'uso del Lei è comune, a meno che non si conosca molto bene qualcuno o si lavori in ambienti "moderni" tipo aziende di pubblicità o legate al web, in cui le persone si danno del "tu" (ma non bisogna dimenticare che è una cosa superficiale - il rapporto con i superiori e i clienti rimane formale nella sostanza).
L'approccio formale si mostra anche nell'aumentata distanza prossemica fra le persone, nell'abbigliamento più curato (in ufficio in genere non si usano scarpe da tennis o jeans) e nell'attenzione ai dettagli (ad esempio, si apre una porta e si fa passare prima la persona che è con noi, o una donna, o una persona più anziana o qualcuno in posizione gerarchica superiore).
In un pranzo o cena di lavoro, si aspetta che sia la persona gerarchicamente superiore ad iniziare il pasto. In genere non si parla subito di lavoro ma si gusta il cibo e poi piano piano si passa a parlare di lavoro.
Osserva le seguenti frasi:
Nella prima frase le parole sono riportate direttamente.
La frase 1 è un esempio di discorso diretto.
Nella seconda frase le parole sono riportate indirettamente e cambiano rispetto al discorso diretto: il verbo che nella frase 1 era al presente, ("è"), nella frase 2 diventa imperfetto: "era".
La frase 2 è un esempio di discorso indiretto.
Il discorso diretto è introdotto da due punti (:) e virgolette alte (" "), virgolette basse (« ») o un trattino (-):
Nel discorso indiretto non ci sono più i due punti e le virgolette, ma c'è sempre un verbo come "dire", "chiedere", "aggiungere", "rispondere"... che introduce il discorso indiretto.
Osserva ora le seguenti frasi:
In queste frasi, nel passaggio da discorso diretto a discorso indiretto, notiamo che:
Ad esempio:
Osserva ora le seguenti frasi:
Nel passaggio da discorso diretto a discorso indiretto, il verbo "venire" cambia in "andare". Questo è un altro dei molti cambiamenti che avvengono nel passaggio da discorso diretto a discorso indiretto.
Con le interrogative indirette si usano le stesse regole del discorso indiretto ma i verbi cambiano dall'indicativo al congiuntivo.
Molto bene! Ti ha spaventato la grammatica? Rilassati! Vogliamo solo darti gli elementi per capire i meccanismi della lingua.
Ricorda però che la pratica è l'unico segreto per imparare. Vai avanti dunque e fai gli esercizi!
Lecc. Avanzada 18
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