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Risposte

Activity: Listen and Test - ANSWERS

1) Chiara afferma che se non fosse nata a Roma non avrebbe potuto creare Il Talento di Roma.

 

FALSO
Chiara dice che chiunque ami una città può impegnarsi per questa città e fare la propria parte.
Riascolta l'intervista!

 

2) L'associazione Il Talento di Roma è un progetto per far incontrare le persone.

 

VERO
MOLTO BENE!!!

 

3) L'associazione Il Talento di Roma aiuta le persone a scoprire Roma.

 

VERO
MOLTO BENE!!!

 

4) L'associazione Il Talento di Roma promuove il pecorino romano.

 

FALSO
L'associazione promuove in generale la cultura, l'arte e le bellezze di Roma ed incoraggia la partecipazione delle persone non solo per conoscere la città, ma anche per conoscere se stesse e gli altri.
Riascolta l'intervista!

 

5) Attraverso le attività dell'Associazione, ogni persona può ritrovare il proprio talento.

 

VERO
MOLTO BENE!!!

 

 

TESTO DELL'INTERVISTA

 

Maura Garau di CyberItalian: Buongiorno Chiara!

 

Chiara Mazza de Il Talento di Roma: Buongiorno Maura, grazie per averci... grazie per questa intervista.

 

Domanda: Hai fondato un'associazione che ha un nome particolare "Il Talento di Roma", (metteremo il link per i nostri lettori), ma in che senso il talento? Come fa una cttà ad avere talento?

 

Risposta: Be', sì, il Talento di Roma, la mia associazione, il mio progetto ha un nome particolare, ma proprio perché la domanda di fondo che volevo fare ai residenti, e non solo, è "qual è il talento di Roma?" Io sono convinta che Roma abbia, come tutte le città, abbia dei talenti anche nascosti, che spesso nel trambusto, nel vivere quotidiano che diventa anche difficile, anche un po' nel lamento continuo delle cose che non funzionano, tendiamo a non vedere. Lo scopo del mio progetto online e offline dell'associazione è proprio quello di condurre le persone che si incontrano e partecipano alle nostre attività a scoprire qual è il talento di Roma e volendo anche a scoprire in se stessi i propri talenti in qualche modo nascosti, cioè la capacità di ritrovarli, il talento di stare con gli altri, il talento di guardare con occhio benevolo la città e la realtà che ci circonda e anche il talento fra virgolette di reagire un po' a tutto questo caos in cui siamo immersi giorno dopo giorno.

 

Se tu non fossi nata a Roma, ma fossi solo qui da qualche anno, avresti comunque potuto creare questa tua associazione? Avresti potuto vedere il talento di Roma comunque?

 

Io penso di sì. Lo penso perché io ho avuto la fortuna di essere nata in questa città, ho anche viaggiato molto e mi sono trasferita in altre città durante la mia vita, e ho comunque mantenuto un legame con Roma. Io penso che chiunque ami una città e decida di impegnarsi in qualche modo per fare la propria parte sia a livello culturale che a livello di volontariato semplicemente, come un osservatore, con delle proprie opere quotidiane possa creare un'associazione che valorizzi la città dove abita. Io penso che la... insomma che non è l'essere romani di nascita che ci dà il diritto o la capacità di creare un progetto per Roma, ma per qualsiasi città. È pieno di persone che sono nate in altre regioni, in altri stati e che hanno fatto molte cose per Roma. Infatti ricordiamoci che diventare cittadini romani era facile anche nell'antichità, insomma.

 

Senti, quindi pensi che ogni città abbia il suo talento?

 

Ne sono sicura e penso anche che ogni città aiuti i propri cittadini e chi le abita in generale a sviluppare dei talenti diversi. Anche perché la formazione del talento è data sia dal privilegio di nascita, in qualche modo, sia dal contesto, dalla natura, dal clima. Insomma, lo sviluppo dei talenti è roba complessa, lo sviluppo della personalità di qualcuno è un concorso di tante, di tante variabili che poi si verificano e che sono dettate anche dal luogo dove viviamo. Pensiamo soltanto che vivere a Roma mi dà la possibilità di vivere in un clima stra-favorevole per buona parte dell'anno, in un contesto dove anche non volendo, anche nella periferia più estrema, penso alla villa di Faonte sulla Salaria inoltrata, verso il Tufello, ti mette a contatto con tutta la stratigrafia storica della città e anche non volendo, la bellezza che ci circonda ci imprigiona, ma anche ci lascia la possibilità di sviluppare un'osservazione e di esercitare anche l'amore per il bello, l'amore per l'arte, e anche in questo clima ci aiuta a stare più insieme, ci aiuterebbe a stare più insieme nei luoghi pubblici. E sì, ogni città ti aiuta a sviluppare un talento, a seconda delle condizioni climatiche, sociali ed economiche della città.

 

Secondo te il talento è esportabile? Cioè, questi lati positivi di Roma potremmo esportarli all'estero secondo te?

 

Sicuramente li potremmo raccontare. E li potremmo far conoscere all'estero come fai tu nel tuo progetto [CyberItalian N.d.R.] e potremmo anche cercare di adattarli in qualche modo penso incontrando un po' di resistenza proprio per quello che ti dicevo prima, cioè che ogni città, ogni contesto, ha le sue caratteristiche, però penso di sì. Penso sostanzialmente che il talento è sicuramente comunicabile, tramandabile e accessibile in qualche modo, almeno per la conoscenza del talento di un luogo, sì penso di sì. Poi penso che Roma, insomma, gode un po' del favore del mondo, no? I suoi talenti sia facile esportarli. Quindi sì, penso di sì.

 

C'è una relazione fra talento e umanesimo?

 

Certamente. Nel senso che, almeno per come intendo io il talento, io penso che ... il talento di ciascuno di noi ci dovrebbe aiutare a rivalutare la quantità di cultura, arte, bellezza che ci circonda e che contribuisce al nostro benessere e al benessere del nostro gruppo sociale e più esteso al benessere di tutti coloro che ci circondano. Io penso che se ciascuno avesse modo, al di là del talento di Roma e delle città, a livello personale di sviluppare i propri talenti, anche quelli che generalmente si ritengono minuti, cioè se noi facessimo dell'artigianato... dell'artigianato delle nostre competenze e delle nostre inclinazioni , quelle potrebbero diventare davvero talento e si potrebbe realizzare attraerso la..., attraverso l'espressione del talento di ciascuno veramente un umanesimo potente che potrebbe portare un cambiamento così tipo nella città, nella civiltà, nella società e nelle città che viviamo . Io penso anche che ci serva un nuovo umanesimo che parta dall'arte, dalla cultura e propaghi i suoi benefici anche sulla vita quotidiana delle persone. Ci serva per ritrovare un ascolto dell'altro, un dialogo e anche per ritrovarci più uniti come società, più insieme nonostante le differenze che sono sempre mantenute, ma con un metodo di dialogo diverso, con un amore per quello che ci circonda diverso, e che sicuramente sarebbe, come dire, volano di esperienze secondo me positive, di benessere anche economico per tutti.

 

Bene Chiara, ti ringrazio tantissimo del tuo tempo e ti faccio tantissimi auguri per la tua associazione Il Talento di Roma!

 

Grazie mille, grazie a voi!

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